Limite infinito di una funzione per x che tende ad infinito

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Abbiamo finora parlato di tre tipologie di limiti. Per prima cosa, abbiamo visto il caso di limite finito per x che tende ad un valore finito. Siamo poi passati al caso di limite infinito per x che tende ad un valore finito. Nell’ultima lezione abbiamo infine visto teoria ed esercizi relativi al caso di limite finito di una funzione per x che tende ad infinito. Ci rimane ora il caso di limite infinito di una funzione per x che tende ad infinito.

 

Definizione intuitiva

Rimandiamo la definizione formale a qualche paragrafo più in basso. Pensiamo ora a cosa vuol dire “limite infinito di una funzione per ​\( x \)​ che tende ad infinito” in spiccioli 😉

Prendiamo una funzione che conosciamo bene e che ci ha aiutato molto nel risolvere le disequazioni di secondo grado: la parabola.

Questa funzione è definita su tutti i reali ed ha valori in tutto ​\( \mathbb{R} \)​. Quindi, siamo liberi di prendere un qualsiasi valore sull’asse delle ​\( x \)​ e calcolare per esso un valore nell’asse delle ​\( y \)​.

E’ interessante provare a vedere come si comporta la funzione per valori della ​\( x \)​ crescenti, cioè sempre più grandi. Non è troppo difficile notare che è possibile far crescere la ​\( x \)​ quanto ci pare, prendendo valori grandissimi, ottenendo corrispondenti valori della ​\( y \)​ sempre più grandi. E’ dunque chiaro, osservando anche il grafico, che per valori della ​\( x \)​ tendenti ad infinito, anche la funzione assumerà valori tendenti all’infinito.

Vediamo anche che facendo tendere la ​\( x \)​ a valori negativi sempre più grandi in modulo, la ​\( y \)​ tenderà verso valori positivi sempre più grandi. E qui osserviamo che, facendo tendere la ​\( x \)​ a ​\( -\infty \)​, la ​\( y \)​ tende a ​\( +\infty \)​. Il fatto che pur facendo tendere la ​\( x \)​ a ​\( -\infty \)​ otteniamo comunque valori tendenti a ​\( +\infty \)​ per la ​\( y \)​ è dovuto semplicemente al fatto che nella funzione abbiamo il quadrato (ormai dovremmo sapere bene che meno per meno fa più) 😉

Nel caso della funzione ​\( y=x^3 \)​ è abbastanza facile intuire che per valori della ​\( x \)​ tendenti a ​\( -\infty \)​ anche la funzione tenderà a ​\( -\infty \)​. Il grafico ci dà conferma di questo:

Vi ricordate i casi del limite finito di una funzione per ​\( x\to\infty \)​ e del limite infinito di una funzione per ​\( x \)​ che tende ad un valore finito?

\[ \lim_{x \to +\infty}f(x) = l; \qquad \lim_{x \to x_0}f(x) = +\infty \]

Nota: ipotizziamo per ora il segno positivo per la quantità “infinito” in entrambi i casi.

Proviamo a definire brevemente le condizioni di limite per questi due casi (che già conosciamo).

Nel primo caso, diremo che il limite esiste finito se fissato un qualunque ​\( \epsilon \)​ positivo è possibile determinare per esso un ​\( k_\epsilon \)​ anch’esso positivo tale che ​\( \forall \: x > k_\epsilon \)​ risulti ​\( \left|f(x)-l\right| < \epsilon \)​.

Nel secondo caso, diremo che il limite della funzione è infinito se, fissato un ​\( M \)​ positivo è possibile determinare in corrispondenza di esso un ​\( \delta_M \)​ anch’esso positivo tale che, per ogni ​\( x \)​ che non sia ​\( x_0 \)​e rispettante la condizione ​\( \left|x-x_0\right|<\delta_M \)​, risulti ​\( f(x)>M \)​.

Ora, il caso che stiamo studiando può essere visto come un ibrido tra i due casi precedenti 😉 Infatti, siccome il limite è infinito (abbiamo ipotizziamo ​\( +\infty \)​), certamente dovrà risultare ​\( f(x)>M \)​. Inoltre, siccome la ​\( x \)​ tende a più infinito, la condizione di limite appena espressa, se questo esiste ed è infinito, dovrà essere verificata per ogni ​\( x>k_M \)​ (avendo come al solito fissato un ​\( M > 0 \)​ e scelto in corrispondenza di esso un ​\( k_M \)​ anch’esso positivo).

Ora, mettendo insieme i discorsi empirici fatti con i grafici e le definizioni rigorose appena rispolverate, dovrebbe risultare chiara la seguente definizione rigorosa 🙂

 

Limite più infinito di una funzione per x che tende a più infinito

Prendiamo una funzione ​\( f(x) \)​ definita in un insieme ​\( D_f \)​ illimitato superiormente, cioè ad esempio del tipo ​\( D_f=[a, \quad +\infty), \quad a \in \mathbb{R} \)​. Possiamo dire che:

\[ \lim_{x \to +\infty}f(x)=+\infty \]

se, fissato un qualsiasi ​\( M>0 \)​, è possibile determinare in corrispondenza di esso un ​\( k_M>0 \)​ tale che, per ogni ​\( x \)​ che appartiene a ​\( D_f \)​ e che verifica la condizione ​\( x > k_M \)​ risulti:

\[ f(x)>M \]

 

Questa condizione di limite è soddisfatta ad esempio dalla funzione ​\( y=x^2 \)​ sul primo quadrante:

Ovviamente osservare il solo grafico non è sufficiente per affermare che:

\[ \lim_{x \to +\infty}x^2=+\infty \]

E’ necessaria una verifica rigorosa che vedremo più avanti 😉

 

Ora, “divertendoci” a cambiare i segni delle quantità infinite abbiamo altri tre casi, del tutto simili al precedente. Come vedrete non è necessario impararli a memoria.

Come prima cosa bisogna ragionare sui segni e rendersi conto che in base ad essi cambiano gli operatori maggiore o minore nelle relazioni della definizione 😉 Inoltre, è anche da osservare che se la ​\( x \)​ tende a ​\( -\infty \)​, il dominio della funzione ​\( D_f \)​ dovrà essere illimitato inferiormente (cioè essere ad esempio del tipo ​\( D_f=(-\infty, a], \quad a \in \mathbb{R} \)​). Ciò è intuitivo, poiché pretendiamo che la funzione possa essere calcolata in tutte le ​\( x \)​ lungo la direzione negativa a partire da un certo valore della ​\( x \)​.

 

Limite meno infinito di una funzione per x che tende a meno infinito

Prendiamo una funzione ​\( f(x) \)​ definita in un insieme ​\( D_f \)​ illimitato inferiormente, cioè ad esempio del tipo ​\( D_f=(-\infty, \: a], \quad a \in \mathbb{R} \)​. Possiamo dire che:

\[ \lim_{x \to -\infty}f(x)=-\infty \]

se, fissato un qualsiasi ​\( M>0 \)​, è possibile determinare in corrispondenza di esso un ​\( k_M>0 \)​ tale che, per ogni ​\( x \)​ che appartiene a ​\( D_f \)​ e che verifica la condizione ​\( x < k_M \)​ risulti:

\[ f(x)<M \]

 

Un esempio pratico è dato dalla funzione ​\( f(x)=x^3 \)​ sul terzo quadrante:

Ora, rimangono solo due casi 🙂

 

Limite più infinito di una funzione per x che tende a meno infinito

Prendiamo una funzione ​\( f(x) \)​ definita in un insieme ​\( D_f \)​ illimitato inferiormente, cioè ad esempio del tipo ​\( D_f=(-\infty, \: a], \quad a \in \mathbb{R} \)​. Possiamo dire che:

\[ \lim_{x \to -\infty}f(x)=+\infty \]

se, fissato un qualsiasi ​\( M>0 \)​, è possibile determinare in corrispondenza di esso un ​\( k_M>0 \)​ tale che, per ogni ​\( x \)​ che appartiene a ​\( D_f \)​ e che verifica la condizione ​\( x < k_M \)​ risulti:

\[ f(x)>M \]

 

Un esempio di funzione che si comporta in questo modo è dato da ​\( y=x^2 \)​ nel secondo quadrante:

Limite infinito di una funzione per x che tende ad infinito

Coraggio, siamo all’ultimo caso 🙂

 

Limite meno infinito di una funzione per x che tende a più infinito

Prendiamo una funzione ​\( f(x) \)​ definita in un insieme ​\( D_f \)​ illimitato superiormente, cioè ad esempio del tipo ​\( D_f=[a, +\infty)], \quad a \in \mathbb{R} \)​. Possiamo dire che:

\[ \lim_{x \to +\infty}f(x)=-\infty \]

se, fissato un qualsiasi ​\( M>0 \)​, è possibile determinare in corrispondenza di esso un ​\( k_M>0 \)​ tale che, per ogni ​\( x \)​ che appartiene a ​\( D_f \)​ e che verifica la condizione ​\( x > k_M \)​ risulti:

\[ f(x)<M \]

 

Un esempio di questo comportamento è dato dalla funzione ​\( y=-x^2 \)​ sul quarto quadrante:

 

Precisazioni sul dominio delle funzioni nei casi esaminati

Nelle definizioni, abbiamo richiesto a seconda dei casi un dominio almeno illimitato superiormente o inferiormente 🙂 Per chiarire meglio le idee, prendiamo uno dei casi visti, ad esempio:

\[ \lim_{x \to +\infty}f(x) = +\infty \]

Come sappiamo, siccome la ​\( x \)​ tende a più infinito, e quindi deve essere “libera di muoversi” lungo la direzione positiva dell’asse ​\( x \)​ potendo sempre attribuire un corrispondente valore alla funzione, il dominio dovrà essere illimitato superiormente.

Precisiamo meglio: la ​\( x \)​ dovrà essere “libera di muoversi” lungo la direzione positiva dell’asse ​\( x \)da un certo punto in poi. Ciò vuol dire che da questo punto in poi la funzione sarà definita in qualunque ​\( x \)​ grande quanto vogliamo. La ​\( x \)​ potrà dunque tendere a più infinito.

Il concetto “da un certo punto in poi” lo abbiamo tradotto dicendo che ​\( D_f \)​ (il dominio della funzione) può essere del tipo:

\[ D_f = [a, \: +\infty), \: a \in \mathbb{R} \]

​Ci tengo però a fare una precisazione. Il fatto che il dominio sia illimitato superiormente è in questo caso una condizione necessaria affinché abbia senso scrivere ​\( x \to +\infty \)​. Tuttavia, il dominio può anche essere illimitato sia superiormente, sia inferiormente. Come dire, ci occorre che sia illimitato superiormente, ma se anche lo è inferiormente, non abbiamo problemi 😉

Così, sempre per il caso in esame:

\[ \lim_{x \to +\infty}f(x) = +\infty \]

potremo anche avere ad esempio:

\[ D_f = (-\infty, k]\: \cup \: [a, \: +\infty) \]

Anche l’intero insieme dei numeri reali soddisfa il requisito richiesto. Infatti, esso è certamente illimitato superiormente. Lo è anche inferiormente, è ovvio: questo non ci serve, ma non crea problemi. Per cui può anche essere:

\[ D_f = \mathbb{R} \]

\( D_f \)​ può inoltre essere del tipo:

\[ D_f = \mathbb{R} – \{k\}, \: k \in \mathbb{R} \]

Cioè può essere anche l’insieme dei reali privato di un elemento.

Prendiamo ad esempio la funzione:

\[ f(x) = \dfrac{x^2-3}{x} \]

Essa ha come dominio:

\[ D_f = \mathbb{R} – \{0\} \]

Ha dunque senso chiedersi che limite ha la funzione per ​\( x \to +\infty \)​? Sì, perché ​\( D_f \)​ è illimitato superiormente. Come caratteristica in più, lo è anche inferiormente, e ciò non ci da alcun problema.

In più, essendo il dominio illimitato anche inferiormente, ha pure senso chiedersi che limite ha la funzione per ​\( x \to -\infty \)🙂

Si può dimostrare rispettivamente che:

\[ \lim_{x \to +\infty}\dfrac{x^2-3}{x}=+\infty \]

e che:

\[ \lim_{x \to -\infty}\dfrac{x^2-3}{x}=-\infty \]

 

Nella prossima lezione, vedremo come verificare questi risultati. Più avanti, vedremo come calcolarli.

Ciao a tutti e buono studio con Altramatica! 🙂