Forma normale di una equazione di primo grado

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In questa lezione ci proponiamo di chiarire in modo pratico cosa si intende per forma normale di un’equazione di primo grado.

Facciamo un passo indietro. Negli esercizi svolti nella precedente lezione, abbiamo applicato i principi di equivalenza e tutte le regole che ne derivano in modo da riscrivere l’equazione data in un determinato modo.

In particolare, in ciascun esercizio abbiamo sempre eseguito delle operazioni sui membri dell’equazione fino a ritrovarci con termini tutti in ​\( x \) in un membro e con termini tutti numerici nell’altro membro. forma normale di una equazione di primo gradoA questo punto, sempre come negli esercizi svolti in precedenza, sommiamo i termini simili al primo membro e al secondo membro, in modo da avere a sinistra e a destra dell’uguale un solo termine.

forma normale di una equazione di primo grado

Osserviamo che questa scrittura è particolare. In un membro abbiamo un solo termine contenente la ​\( x \)​, mentre nell’altro membro abbiamo un solo termine che è un numero. Nella scrittura abbiamo soltanto due numeri: il coefficiente della ​\( x \)​, ed il numero a destra dell’uguale.

Ora, se chiamiamo i due numeri rispettivamente con ​\( a \)​ e ​\( b \)​, possiamo scrivere la precedente nella seguente forma generale:

forma normale di una equazione di primo grado

Un’equazione di primo grado scritta in questo modo si dice equazione in forma normaleforma tipica.

Il numero ​\( a \)​ si dice coefficiente del termine in ​\( x \)​, mentre il numero ​\( b \)​ si dice termine noto.

Così ad esempio le seguenti equazioni:

\[ \large \begin{align} 5x &= 9 \\ \\ 7x &= 14 \\ \\ 2x &= -4 \end{align} \]

sono tutte equazioni di primo grado scritte in forma normale.

La soluzione di un’equazione di primo grado scritta in forma normale sarà così, se esiste:

forma normale di una equazione di primo grado

Questa è la formula risolutiva per le equazioni di primo grado.

Osserviamo che la formula ottenuta è semplicemente un’applicazione del secondo principio di equivalenza. Infatti:

\[ \large \begin{align}ax &= b \\ \\ \dfrac{ax}{a} &=\dfrac{b}{a} \\ \\ x &= \dfrac{b}{a}\end{align} \]

E’ importante notare che, poiché non è possibile dividere per zero, la formula ha senso solo per ​\( a \neq 0 \)​ (un uguale sbarrato significa “diverso”). Quindi, la soluzione dell’equazione esiste ed è unica soltanto se il coefficiente della ​\( x \)​ è diverso da zero.

Vedremo questo nel dettaglio nella prossima lezione, nella quale mostreremo come si discute un’equazione di primo grado. 😉

NOTA: per un’equazione di primo grado abbiamo anche la forma normale:

\[ax+b=0 \]

La tendenza è quella di usare la forma precedente alle scuole medie e di utilizzare questa forma nelle scuole superiori. La forma normale con il secondo membro uguale a zero è quella più comune ed è quella usata in generale per equazioni di vario tipo. Tuttavia, a questo livello la forma normale ​\( ax=b \)​ torna più comoda per ricavare la soluzione dell’equazione.

In conclusione, possiamo quindi affermare che data un’equazione, dobbiamo applicare tutte le regole che conosciamo in modo da riuscire a scriverla in forma normaleUna volta fatto questo, potremo ricavare facilmente la soluzione grazie alla formula ​\( x = \dfrac{b}{a} \)​. 😉

 

Esempio (forma normale di un’equazione di primo grado)

Risolvere l’equazione:

\[5x-40=2-x\]

Traportiamo i termini in modo da ricondurre l’equazione alla forma normale. Per fare questo, possiamo ad esempio trasportare il termine ​\(-40 \)​ al secondo membro e il termine​\( -x \)​ al primo membro. Nel trasportare i termini, ricordiamo sempre di cambiare i segni ai termini che trasportiamo. Abbiamo:

\[ 5x\mathbf{+x}=2\mathbf{+40} \]

Sommiamo i termini simili:

\[ 6x=42 \]

Ora l’equazione è scritta in forma normale ridotta in forma normale. Poiché in generale ​la forma normale è espressa come \( ax=b \)​ e la soluzione dell’equazione è data da ​\( x = \dfrac{b}{a} \)​, abbiamo per il nostro caso ove ​\( a=6 \)​ e ​\( b=42 \)​:

\[ x = \dfrac{42}{6} \]

ovvero:

\[ x=7 \]

 

Per concludere, osserviamo che la formula risolutiva delle equazioni di primo grado è uno strumento in più rispetto a quello che già abbiamo, ovvero i principi di equivalenza e le loro conseguenze. Così, possiamo benissimo risolvere le equazioni di primo grado senza sapere la formula risolutiva a memoria. Allo stesso tempo, se ci può far comodo un riferimento mnemonico, la formula risolutiva è a nostra disposizione. 😉

Per questa lezione sulla forma normale di una equazione di primo grado è tutto. Nella prossima lezione, mostreremo la discussione di un’equazione di primo grado. Ciao a tutti! 🙂